il tuo corpo troppo magro racchiude più forza di quanta luce possa emanare Antares,
i tuoi occhi scuri sono un universo nel quale posso arrivare a vedere i confini dell'universo.
Ora che che tu sei sparito un'altra volta la testa mi scoppia e mi sento svenire nel gelo
nel quale mi sono immersa.
Nulla mi salva,ora che aspetto fissando l'orizzonte aspettando un Sole che senza di te non sorge.
venerdì 16 novembre 2012
giovedì 15 novembre 2012
lunedì 12 novembre 2012
Una caverna,fuori solo la neve.

e la disperazione che raccontano sembra l'unica salvezza,per te che non sai cosa ti ha portato fino a quel
punto.
Un viaggio in corpo che non sai come è iniziato.
Fuori dal mondo io e te,i nostri corpi che si muovono,ricercandosi,mentre anneghiamo
in un mare troppo profondo per essere raggiunto dalla luce del Sole.
E se fuggo verso un altro pianeta non è per avvicinarmi all'essenza di Dio,
non sono Lucifero,non voglio né vedere il Divino né prendere il suo trono.
Non sono Venere,la stella del mattino,sono un'eclissi solare.
Non sono Venere,la stella del mattino,sono un'eclissi solare.
domenica 11 novembre 2012
Brucio i miei guai all'alba mentre i miei polmoni si tingono di nero.

Nel momento in cui mi perdo non mi resta che fissare il buio di Cassiopea,peculiare al mio
stato mentale.
Non c'è salvezza per i sognatori,per coloro che ripongono le loro speranze ai confini del
mondo nella vana ricerca di redimere il loro dolore.
Quando la pupilla si stringe non resta che abbandonarsi al freddo del ghiaccio polare.
Iscriviti a:
Post (Atom)